martedì 30 ottobre 2012

Il video del mio Ted Talk

E' molto importante, per me, proteggere questo spazio. Che è uno spazio di parole che incontrano altre parole. E non di facce. Nè di immagini in movimento. Non voglio sporcare questo blog con i suoni e i rumori. Mi piacerebbe che rimanesse una stanza in cui ogni incontro sia sufficientemente intimo e protetto.

Faccio, però, un'eccezione.
E vi propongo di dare un'occhiata a un video in cui racconto la storia di questo blog.
E' il video del mio Ted Talk a Reggio Emilia.

Credo che parli di noi.
Del perché ci troviamo qui, ogni tanto.

E quindi non ho ragione di nascondervi il mio volto e la mia voce.
Non questa volta.


12 commenti:

  1. Ti ho ascoltata in silenzio per tutti i 18,22 minuti, che son volati via in un lampo. Mi sono emozionata come ogni volta che ti leggo.

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  2. Grazie per aver condiviso anche questo. Ti sarò sempre grata per aver parlato e per continuare a parlare di quello che a tutti noi genitori di bimbi "sani" sembra solo un incubo. Le tue parole così dirette arrivano dritte al cuore!Un grossissimo in bocca al lupo a voi ma soprattutto ad Angelo piccolo grande combattente!!!! Elena

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  3. Grazie Paola. Perchè io sono un pompiere e ho scelto di entrare nel regno di O come medico, ma le persone come te sono necessarie per la nostra umanità. Grazie.
    Di cuore. Gi

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  4. un abbraccio, un bacio ad Angelo e grazie per aver trovato le parole e il coraggio per raccontare
    Laurita, una delle 1.500

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  5. Sei una grande donna....con tanto tanto rispetto ....genni

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  6. Accidenti Paola, quanto avrei voluto esserci ...... e quanto vorrei poterti abbracciare .......forte forte forte a tutti e tre .....

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  7. Grande Paola... Spero di poterti incontrare prima o poi!

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  8. grazie meravigliosa Paola,con le tue parole incateni il nostro cuore a Voi.un grande grande grande abbraccio a tutti quelli che si trovano in questo regno,so che non è molto,ma sei sempre nei miei pensieri

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  9. Un anno e mezzo fa ho donato il midollo per uno sconosciuto "gemellino genetico" di circa due anni. Dopo uno dei tanti esami pre-donazione (per quel prelievo ho contato 17 fialette), ero nel corridoio del reparto di ematologia a chiacchierare con la dottoressa che mi seguiva in tutta la procedura, in attesa di sapere i prossimi passi.
    Arriva una famiglia: mamma, papà, bimbo che avrà avuto sì e no un anno e il fratellone di circa 6 anni. Erano lì per gli esami di compatibilità perché uno dei due aveva la leucemia. Ho più volte visto lavorare quelle infermiere e sono certa che abbiano usato tutta la delicatezza possibile, ma ho ancora nelle orecchie il pianto del piccolo e il grande che urlava "lasciami andare".
    Ad un certo punto la dottoressa mi dice: "vai a far colazione, sei bianca come un cencio, quante fialette ti hanno tolto?". Non erano le fialette... erano gli strilli di quei bambini, che mi sono entrati dentro... non li conoscevo, non sapevo nulla di loro, ma ero spaventata per loro... sentivo la loro paura, il loro dolore... Se io, esterna a tutto, ne ero così colpita, cosa stava succedendo al cuore dei genitori in quel momento?
    Grazie per le tue condivisioni, per aver spalancato la porta su questo strano regno e sui suoi abitanti.
    T.R.

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  10. ...senza paura....senza far paura....come sempre. Grazie.

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  11. Paola! aiutaci a proteggere i bimbi oncoematologici di Peter Pan (www.peterpanonlus.it):

    La Regione Lazio attraverso il suo ente IRAI ha deciso di sfrattare i bambini oncoematologici di Peter Pan dalla loro casa di Roma dando 10 giorni per liberare l'edificio.

    Edificio in cui da 19 anni ospita e protegge i bambini malati di cancro e le loro famiglie, supportandoli, sostenendoli e accogliendoli.
    Peter Pan ha sempre pagato gli affitti all'ente regionale e non ha mai ricevuto alcun finanziamento da parte di enti pubblici.

    La chiusura della casa priverà della nostra assistenza gratuita centinaia di bambini e le loro famiglie.

    Parlane, scrivine, aiutaci a far sentire la voce di Peter Pan.

    Grazie per quanto potrai fare,
    Maria Vittoria Adelmann

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